30 dicembre 2010

Eccellenza Artigiana: Ferragamo premia Giniski

Eccoci all'ultimo atto di un bellissimo 2010 stracarico di avvenimenti positivi per la Giniski. Sono stati 12 mesi appassionanti ma il culmine è stato veramente qualcosa di "eccellente" e ve lo devo raccontare.
Tutto è successo, a dir la verità anche piuttosto in fretta , a cavallo tra il mese di ottobre e il mese di novembre quando, su segnalazione del C.N.A. abbiamo ricevuto un premio fatto ad hoc dalla famiglia Ferragamo ad onore del celebre Salvatore ormai scomparso ben 50 anni fa.

Vi spiego meglio:
 La famiglia Ferragamo è molto legata a Firenze e ai suoi artigiani perchè soprattutto nell'immediato dopo guerra furono il vero tramite tra l'estro artistico di Salvatore e la produzione di ciò che aveva in testa.
Adesso che sono passati 50 anni, nella volontà di celebrare la memoria di colui che fù un grande artigiano,l'azienda e la famiglia stessa in prima persona ha voluto premiare l'eccellenza artigiana di Firenze insignendoci di tale onore. Onore e soddisfazione immensa perchè ci viene dato da qualcuno ,sì famoso in tutto il mondo, ma non nel campo musicale.

Questo sarà il volano che ci darà la spinta a fare sempre meglio ciò che solitamente già facciamo con il massimo impegno.
Se vi leggete la notizia riportata dalla stampa ufficiale noterete anche che le parole di Ferruccio Ferragamo sono più adatte ed esaurienti delle mie ;)

fonte: ANSA

Grazie a tutti per lo splendido anno 2010 e vi saluto con l'augurio che il nostro e il vostro 2011 sia ancora più intenso e ricco di opportunità e soddisfazioni.

Auguri di buon 2011 a tutti voi dalla Giniski al completo.

Lorenzo
Claudio
e chi di solito (e adesso) vi scrive Alberto

30 novembre 2010

Come mutare lo schema dei pickup?

Fine mese chicca vecchia.
Anche se del 2008 questa è proprio una cosina interessante:

Gentili Accordiani, nel mio primo intervento su questo sito vorrei sottoporvi una richiesta d’aiuto non particolarmente esosa ma probabilmente alquanto ostica. Vedrò di esporre il dilemma quanto più chiaramente possibile. Ho un’Ibanez RG con tipica configurazione H-S-H. Come forse molti avranno notato, le posizioni intermedie del selettore pickup sono ben lontane da quelle nasali, espressive e tipicamente fenderiane delle Stratocaster (poco male, direte: una RG non è una Strato!).Tuttavia, se la posizione 4 (middle + bridge) riesce ad essere utilizzabile anche nella RG per arpeggi più o meno puliti o per crunch non troppo cattivi, la 2 (neck + middle) non l’ho mai digerita: viene fuori un suono troppo impersonale e del tutto privo tanto di grinta quanto di eleganza, forse dovuto all’eccessiva vicinanza dei magneti (o alla scarsa potenza del V7 al manico, chissà...). Una delle prove che vorrei fare è quella di ruotare di 180° il pickup al manico, in altre parole invertendo le bobine, in modo che quella splittata assieme al pickup centrale risulti quella da esso più distante, ovvero la bobina esterna (quella che confina col manico), e non quella interna come accade di norma. Questo dovrebbe essere fattibile in pochi istanti e senza alcuna modifica, almeno credo (basta svitare il pickup, ruotarlo e riavvitarlo); ne approfitterò al prossimo cambio corde.Tuttavia mi frullava un’altra idea in testa: quella di ottenere, in posizione 2, il suono dei due humbucker assieme, un po’ come con la posizione centrale nelle chitarre H-H con selettore a tre vie. In pratica vorrei passare dallo schema soprastante a l'altro che segue. Mi chiedo tuttavia se ciò sia possibile in qualche modo. Dovrei forse cambiare almeno il selettore dei pickup? O uno schema del genere è del tutto irrealizzabile senza l’aiuto di ulteriori marchingegni switchanti?

Ecco Lorenzo...

Ciao, vedo che l'ingegno non ti manca!! La prima soluzione che proponi è evidentemente la più semplice e pratica senza dover impazzire con fasi e campi magnetici o codici colori!! ;-) L'unico neo, se così lo si può definire, è la sritta sul pickup che sarà rovesciata. TRAGEDIA!! :-D scherzo. ma c'èchi non lo sopporterebbe e, rispettandone il gusto, lo invitiamo a non cercare di risolvere il problema da solo, in quanto piuttosto complicato per i non addetti, ma di chiedere ad un buon tecnico di modificare il pickup e rimontarlo nel circuito senza avere problemi di hum. Riguardo alla seconda idea invece l'unica soluzione è quella di cambiare il selettore 5 vie con un modello diverso. Difatti il selettore di serie, quello standard a 4+4 poli (tipo VLX53, l' Ibanez classico nelle sue varie versioni) non e' sufficente per cablare un circuito come quello che vorresti. Serve un selettore particolare e consiglio quello del tipo 6+6+6+6 poli tipo il VLX91, l' Ibanez classico per questa tipologia, oppure il Mega Switch della Yamaha, o quello aperto della Shaller.A volte nelle Ibanez si trova già montato di serie questo tipo di selettore nonostante il circuito sia quello standard, ma penso dipenda dalle forniture di selettori in fabbrica.
Apri il vano elettronica e controlla se vedi solo 8 poli lascia stare, se vedi il selettore come quello nel centro della foto (da sinistra a destra: VLX53, VLX91, Yamaha), sei fortunato e quindi puoi evitare di comprarlo, visto che è costoso e difficile da reperire, ma comunque dovrai ricablare tutto, ma tutto tutto!! Come di rito ti consiglio di affidarti ad un tecnico qualificato, non perche' sai pericoloso, escludendo un saldatore caldo che, combinato alla giusta dose di sfortuna, incendia le tendine delle nonna, quanto per il "rompicapo" che dovrai risolvere, nonchè la qualità delle saldature insieme alla possibilità di rovinare i materiali.

Lorenzo G.

23 novembre 2010

Sellette troppo arretrate su Floyd Rose

Ecco questo utile botta e risposta:

Salve, scrivo per avere una consulenza su intonazione e floyd Rose. la mia chitarra è una Ibanez RG550 con ponte lo pro EDGE, vabbè un floyd rose alla fine. Il problema è che per intonare la chitarra, devo arretrare parecchio le sellette del ponte; quella del mi basso addirittura è quasi arrivata a fine corsa (cioè non può più arretrare) e quella del mi cantino stà già a metà corsa. Ho seguito le indicazioni della Ibanez per regolare la curvatura del manico; l'action la tengo bassa, cioè 1,5mm sul cantino e 2 mm sul mi basso. La mia domanda è: è possibile che con il tempo si deformi qualcosa (per es, il manico o non saprei) e non sia più possibile correggere l'inotazione con le sellette del ponte o sbaglio qualcosa? Come corde uso dell 009-042 e i pick up sono a circa 5mm dalle corde (mi hanno detto che pick up troppo vicini alle corde possono "sballare" la lettura dell'accordatore).

econdo me molto probabilmente sbaglii qualcosa. E' raro, ma può succedere, nella ibanez tanto quanto in qualsiasi altro brand, che il ponte venga montato in posizione sbagliata, o troppo indietro o troppo avanti, come sembra dai sintomi descritti.
Posso consigliarti, oltre che rivolgerti a chi fa di mestiere questo lavoro, e ripeto DI MESTIERE, di leggerti degli articoli al riguardo in archivio su Accordo di cui trovi un link (link 1) sulle risorse in incipit a destra di questa risposta. Ripeto tutto è possibile, ma un problema del genere ha cause piuttosto poco consuete seppur possibili. Una volta mi è stata portata una RG proprio con questo problema, con la richiesta di sostituire il ponte perché non intonabile. In realtà era settata talmente male che non era in assoluto possibile intonare il ponte. E' bastato regolare lo strumento come si deve che l'intonazione è tornata perfettamente settabile.

Lorenzo G.

20 novembre 2010

Afterscass: proteggere legno e finitura dopo lo scasso

Recuperiamo anche questa domanda a cui abbiamo risposto:

Cari amici avrei una richiesta di consulenza da rivolgervi. Ho fatto effettuare uno scasso in posizione centrale su una mia chitarra semihollow con top laminato in abete rosso e blocco centrale in korina (in foto). Per una serie di motivi che non sto qui ad elencare ho chiesto, al liutaio che l'ha effettuato, di praticare nient'altro che lo scasso. Al momento, il legno scavato per il nuovo pickup resta nudo, e mi sorgono in mente alcuni interrogativi.1) E' indispensabile proteggere con una finitura il legno rimasto nudo, anche se in una parte non esposta? In caso positivo, esistono finiture protettive di facile reperibilità che potreste consigliare?
2) Come prevenire il rischio che si formino eventuali crepe e spaccature della finitura sul top, a partire dallo scasso? Anche se nel mio caso credo che questo sia stato eseguito in modo abbastanza pulito, vorrei minimizzare tale rischio.
NB: circa la prima domanda vorrei precisare che, informato da fonti autorevoli, ritengo il rivestimento nero alla grafite sostanzialmente inutile al fine di schermare il pickup. Visto che lo trovo anche sgradevole sul piano estetico, a maggior ragione non lo contemplerei tra le possibilità percorribili, anche se dovesse avere una funzione protettiva.


Ciao, capisco l'apprensione che il musicista può avere riguardo il suo strumento, ma credo che in questo caso sia un eccesso di apprensione. Generalmente la parte interna della cassa di questi strumenti non è verniciata, né in alcun modo protetta, mentre la parte degli scassi lo è solo per la comodità di non mascherare durante la verniciatura anche quella parte, tanto la mascherina plastica di supporto al pickup e questo stesso copriranno il tutto. Se proprio non se ne potesse fare a meno prova con una comune vernice trasparente da modellismo venduta in confezioni piccole (sufficiente all'uopo) e poco costose, data con un pennellino, facendo attenzione a non sbafare sul top. Riguardo alla schermatura: per prima cosa prova e vedi se ce ne fosse bisogno o no, in seconda istanza potresti, con un po di pazienza, schermare il pickup stesso nella sua parte inferiore con un lamierino schermante adesivo e, in caso di cavo non schermato sostituire lo stesso con uno schermato. Personalmente (e chi ci conosce sa l'estrema e maniacale pignoleria del nostro laboratorio) penso sia una preoccupazione non necessaria. Suonala e divertiti.

19 novembre 2010

Non svendiamo il musicista e la sua arte


Ciao ragazzi...
Colgo l'occasione per dire due parole prendendo spunto da un'iniziativa apparsa recentemente nel forum della comunità di MusicOff: IO LO FACCIO SERIAMENTE. E TU?

Iniziativa a dir poco lodevole, sono anni che ne parliamo tra noi e adesso è giunto il momento per farci sentire da qualcuno in più dei soliti noti.In Italia soprattutto, la musica viene vista come sottocultura purtroppo compresa la classica e le opere liriche(figuriamoci il rock)viste le difficoltà che cronicamente hanno per sopravvivere rassegne, teatri e orchestre sinfonche.
Anzi mi verrebbe da dire che nel nostro paese la musica, così come la cultura tutta, è considerata quasi una rottura di scatole e basta, un balocchino per fare giocare i bambini,stre buoni i vecchi signori e divertire quei 7/8 drogati capelloni.

BASTA! BASTA! BASTA!

Chi fà musica deve godere di rispetto come tutte le altre categorie di persone che intraprendono un percorso lavorativo o soltanto di espressione personale tanto quanto un operaio,un postino o un giornalista.
I musicisti sono persone serie e preparate,i musicisti sono artisti che vivono con estrema passione le loro idee e la loro arte.
Dobbiamo riuscire a farlo capire a chi ci stà in torno.
Quanto tempo, energia e sogni si ripongono nello studio della musica? Per gli altri sembra tutto tempo che non esiste o tutto tempo sprecato.
Ditelo questo a chi sembra non capire.
Poi quando vi esibite GRATIS pensateci sempre.
Non solo tolgono il sacrosanto diritto alla retribuzione a chi svolge un servizio ma tolgono anche il riconoscimento di tutto un lavoro a monte di ore ed ore di sala prove e di studio a casa.

Comunque... la proposta della comunità di MusicOff è sicuramente più ampia e più alta come messaggio e intenti, messaggio che sposiamo anche noi in pieno e a cui vi rimando qualora anche voi vogliate dire la vostra.

http://www.musicoff.com/articolo/io-lo-faccio-seriamente-e-tu
A presto.


wolf

17 novembre 2010

Humbucker su strato e centrale RW/RP

Tempo sempre su Accordo fa rispondemmo anche a questa lunga domanda:

Salve, ormai sono diventato un affezionato di questa sezione, un po' perchè mi state viziando (visto che ho ricevuto delle prontissime risposte dai preparatissimi tecnici) e un po' perchè probabilmente i problemi in cui ultimamente sto incappando sono poco trattati, o meglio non si trovano delle soluzioni semplici, adatte ad aiutare anche un caprone come me, quindi sempre sperando di fare una cosa gradita a chi si trova nei miei stessi panni (questo si chiama alibi), espongo la mia questione: ho preso da qualche mese una stratocaster highway one in configurazione SSS e ultimamente ho pensato (bene) di sostituire il single al ponte con un humbucker DiMarzio PAF PRO F spaced.Ieri, armato di saldatore stagno, mascherina nuova HSS, pinze, e succhiastagno (insomma tutto cio' che serve per rovinare irrimediabilmente l'elettronica di una chitarra) ho "operato" la sostituzione del pickup seguendo i semplicissimi diagrammi trovati sul sito Seymour Duncan (link nel box delle risorse)-

Nessuna fatica, tranne per il fatto che mi hanno spedito l'humbucker nuovo senza le mollette per il montaggio (piccola critica, anche se non faccio il nome del negozio da cui ho acquistato).
Ora, l'humbucker suona divinamente (l'ho preso apposta) in posizione 1, ma subito dopo, un po' per abitudine, sono passato alla posizione 2 (quella che dovrebbe darmi l'humbucker splittato + il singolo centrale) e mi sono reso conto che il suono non è più quello della tipica posizione strato (che invece è stata conservata nella posizione 4, single neck+middle) ma è diventato sottilissimo, senza bassi e con un volume decisamente inferiore a tutte le altre posizioni, insomma il tipico suono di 2 pick up non in fase tra loro (correggetemi vi prego!).Sono passato subito sul sito della Fender per scoprire che il single centrale è un reverse wound/reverse polarity. Al di là di ciò che significhi nel dettaglio, sembra che quell'orribile suono, a quanto pare molto usato nel funky anni 70, sia dovuto proprio alla polarità del pickup centrale che, mentre serve da hum cancelling nella posizione 4 (così come nella 2 precedente), ora mi crea dei problemi con il single del PAF Pro. Dato che a me piaceva molto il suono della strato così com'era prima, fatta eccezione per il single al ponte, come posso mantenere la stessa configurazione precedente e aggiungere solo il full humbucking in posizione 1?


Così dicemmo:

Problema di fase. Ma prima una precisazione: penso tu abbia seguito lo schema che hai postato facendo caso alla differenza tra codice colori Di Marzio e Seymour Duncan, e che tu abbia quindi variato i collegamente al selettore 5 vie per avere lo splittaggio in seconda dello Humbucker di cui avrai scelto quale singolo far suonare. Quindi non sapendo effettivamente come hai collegato il tuo Di Marzio, ma capendo dalle tue parole che da solo funziona, do per scontato che sia collegato bene per funzionare di per se e quindi la prima cosa che mi viene da consigliarti x semplicità e resa è di invertire i collegamenti dei due singoli originali (intendo per ogni pickup inverti i cavi tra loro, quello al selettore lo metti a terra e quello a terra lo metti al selettore, per quest'ultimo forse dovrai fare una piccola giunta) In questo modo resterà tutto uguale tranne che in seconda in cui ritroverai la beneamata posizione che hai perso!! Più semplice senza altri dati non e' possibile!

15 novembre 2010

Il Laborotario di Liuteria

Che ne dite?

Però non vorremmo solo soffermarci sulla parte grafica.
Con l'inizio di questa campagna pubblicitaria, vorremmo finalmente e in modo inequivocabile, puntualizzare il concetto di poli-laboratorio quale noi siamo e come nessun'altro in Italia ancora lo è.
Vorremmo far capire a tutti la differenza che c'è tra credere ai soliti "sciamani della liuteria" inprovvisati sui forum e l'avvalersi di veri e qualificati professionisti, avvalersi di chi ha competenze specifiche, formazione tecnica e una vera struttura alle spalle che gli permette di fare questo lavoro e "SOLO" questo tutti i giorni.
Così abbiamo deciso di metterci la faccia e non un nickname come il primo ragioniere o il primo commercialista (salutiamo tutti i ragionieri e i commercialisti) che parla di vintage e liuteria esoterica oppure chi fa lavori sugli strumenti "alla MacGyver" una volta tornato a casa da fare il bidello a scuola nel garage della mamma.
Siamo daccordo, nessuno vi vieta di fare le vostre esperienze e divertirvi sui vostri strumenti, ma fateci piacere, se per voi questi sono i liutai metteteci alla prova oppure chiamateci con un'altro nome.

wolf

Rumore nella configurazione stereo

La fervente comunità di accordo è un vulcano di idee, sentite questa:

Vorrei usare due amplificatori contemporaneamente, per una maggiore ampiezza del fronte sonoro. E’ sorto però un problema: quei pedali che recano le scritte "out mono" e "out stereo creano un rumore abbastanza presente e fastidioso su una delle 2 uscite. Nello specifico, entro in un Line6 M13, che ha due uscite (left e right). Queste due uscite fanno effettivamente arrivare il segnale ai due ampli, ma c'è questo rumore su un ampli che non sono riuscito ad eliminare. Succede la stessa cosa se uso uno di quei jack che servono a sdoppiare un segnale in due. Perchè si crea questo rumore? E com'è possibile eliminarlo? Grazie

Così rispondemmo:

Il problema è semplice quanto a volte complicato. Ma non nel tuo caso. ;-)
Complicato lo diventa quando i sistemi sono grossi, con molti apparecchi collegati insieme.
Il problema si chiama loop di massa e consiste nelle ridondanza di collegamenti di massa tra più sistemi. Vuol dire che due o più sistemi collegati tra loro devono avere il numero minimo indispensabile di collegamenti a terra tra di loro altrimenti si crea un loop (circolo chiuso) che invece di eliminare i rumori molesti, ne crea. Nel caso specifico immagino sentirai il tipico rumore basso tipo un La bemolle.
Nel tuo caso puoi provare a sollevare la terra di alimentazione di uno dei due ampli. MI RACCOMANDO!! SEMPRE E SOLO IN QUESTI SPECIFICI CASI.
Prendi una spina 220 multipla, staccagli il centrale ed alimentaci SOLO UNO dei due ampli. Non preoccuparti, una volta che il sistema è collegato anche l'ampli "sollevato" sarà comunque collegato a terra attraverso la massa audio dei cavi jack che di fatto collegano i due ampli insieme. Quindi fino a che i due sistemi sono collegati il rumore sparirà. E' tassativo che ti ricordi di TOGLIERE la spina modificata in caso tu usi l'amplificatore specifico da solo e che tu non accenda per sicurezza il sistema fino a che non sono collegati TUTTI i cavi.
Questo è il sistema più semplice, altrimenti puoi provare a togliere la massa da uno solo dei 4 jack dei 2 cavi audio che vanno ai due ampli, lasciando l'alimentazione così come è.
Insomma il concetto è fare i modo che i collegamenti massa non siano troppi, ma i necessari.

20 ottobre 2010

Resistenza di carico per JCM900

Ancora su Accordo, stavolta si parla di Marshall e si risponde a questa domanda:

Vorrei sentire la mia chitarra con le cuffie ed eventualmente registrare, passando attraverso la mia JCM900, scollegando la cassa. Lo so che si perde in dinamica etc, ma mi sarà utile di notte e in altre occasioni. Quindi chitarra--jcm900 speaker out--scheda audio.A tal fine stavo decidendo di comprare una direct box. Ero indeciso tra la Red box HK e la Behringer Ultra G (non so delle due quale sia migliore) a cui collegare un carico fittizio, indispensabile lo so, altrimenti si rischia di bruciare tutto.
Mi sono accorto però che dietro la testata, sotto alla scritta Line Output, ci sono due uscite: una "Recording Compensated" e l'altra "Direct", possono fare al mio caso? Se sì comunque devo collegare un carico fittizio all'uscita speaker? A cosa servono?
Dove compro o comunque come autocostruisco una resistenza di carico?





Dagli schemi Marshall (di cui siamo assistenza ufficiale) è chiaro che su questi amplificatori le uscite “Recording Compensated" e "Direct" vengono disattivate con lo standby su OFF. Dico questo solo perché alcuni amplificatori invece mantengono l'alimentazione anodica della sezione di preamp anche con lo standby su OFF, permettendo di prelevare il segnale dalle uscite recording e simili senza inviare segnale alla cassa e quindi senza aver bisogno di collegarne una né di disturbare nessuno.
Detto questo, abbiamo tre soluzioni pratiche, veloci ed economiche, che ti permettono di capire se tali prese fanno al caso tuo (potrebbe non piacerti il risultato di una o dell'altra o il segnale non essere “digerito” dalla scheda audio visto che ne esistono infiniti modelli con infinite opzioni di ingresso).
La prima: togliere le valvole di finale (esistono più modelli di Marshall JCM900 e non hai definito il tuo, ma fondamentalmente due famiglie: la 50W e la 100W); dette valvole sono le due grosse nel caso del 50W o le quattro grosse nel caso del 100W. Togliamole, avendo cura non solo a toglierle delicatamente (sono di vetro e comunque sono componenti elettronici in cui i contatti hanno un senso e una posizione ben precisa), ma di segnare la posizione di ognuna (quando lavoro io uso segnare con un pennarello “SX CSX CDX DX” per specificare, visto da dietro, “laterale sinistra, centrale sinistra, centrale destra e laterale destra”) e riporle delicatamente in luogo sicuro magari in una scatola di cartone con qualcosa di morbido dentro. Non facciamolo MAI quando l'ampli è acceso, né appena spento, pena polpastrelli in fumo! In questo modo con lo standby su ON e quindi con il tuo preamp attivo, potrai pure lasciare la cassa attaccata tanto non riceverà segnale per buona pace dei vicini alle cinque di notte, ma comunque, che sia attaccata o no, non farà differenza in questo caso, perché il finale non lavorerà in alcun modo e nessuna corrente anche minima verrà prodotta. Potremmo anche prevedere il caso di malfunzionamento proprio durante questo tipo d'uso e quindi, a causa della riduzione di assorbimento causata dalla rimozione delle finali, ridurre il fusibile di alimentazione principale per assicurarsi nell'estremo caso che il fusibile intervenga per tempo, ma qui siamo alla paranoia.
Ora che ho spiegato questa soluzione, che comunque può essere antipatica a causa della rimozione di dispositivi che sarebbe meglio maneggiare poco, vi passo la scorciatoia.
Avremo lo stesso risultato togliendo i due fusibili HT, quelli con quei due piccoli LED rossi di fianco e segnati come “Output Valve Fuse”. I LED si accenderanno, non preoccupatevi, segnalano solo che il fusibili o non ci sono, o sono rotti, ma visto che li abbiamo tolti di proposito i LED devono accendersi! In questo modo è come se le finali fossero state tolte, resteranno accese, ma solo nella parte dei filamenti e non erogheranno alcun segnale. Come detto, la cassa, che ci sia o no, non fa differenza. Non c'è neanche bisogno di ridurre il fusibile di alimentazione visto che l'assorbimento anodico delle finali è, in questo caso, trascurabile e quindi saremo completamente protetti anche in caso di malfunzionamento.
Continuiamo a esplorare le varie possibilità, più per cultura che per bisogno, trasformando il servizio consulenza in articolo specifico che andrà a esplorare situazioni possibili su questo ampli, ma più utili su altri amplificatori che magari non permettessero tutte queste soluzioni.
La seconda soluzione, invece, prevede di togliere la valvola di inversione di fase, quella piccola subito accanto alle finali grazie al fatto che le due prese di cui sopra sono posizionate precedentemente a questa. In questo caso, anche se il finale non riceverà alcun segnale, consiglio di mantenere comunque la cassa collegata dalla quale non uscirà suono (forse un fruscio statico del finale): questa procedura ci assicurerà l'assorbimento di qualunque corrente anche minima erogata dalle finali a riposo.
Abbiamo poi la terza scelta: considerato che sulle Marshall JCM900, qualsiasi modello sia, esiste la presa effetti da dove prelevare il segnale di preamp anche se privo di controllo di presence, di riverbero, e di master (cosa che nei metodi precedenti invece avremmo comunque attivi), possiamo agire in questo modo senza togliere alcuna valvola e mantenendo comunque la cassa collegata per eccesso di zelo e di sicurezza. Con i master a zero avrremo comunque segnale sulla presa effetti dalla quale prelevare il segnale dal Send.
Sempre per eccesso di zelo consiglierei di fare anche questa procedura: basta comprare un jack (non il cavo, ma solo lo spinotto), cortocircuitare con una saldatura il tip con la massa e collegarlo al return dell'ampli, in modo da mettere in mute tutto lo stadio di finale, prelevando il segnale dal Send da mandare alla scheda audio. Il finale sarà sì attivo, ma con un segnale mute e con pure i master a zero, non erogherà alcun suono. Teniamo comunque la cassa collegata per il discorso di cui sopra.
Queste soluzioni daranno tutte suoni e risultati diversi, che, come detto, potrebbero piacerti o non piacerti, ma non costano e non sono invasive.
La soluzione di carico fittizio, D.I. etc sulle uscite di potenza è comunque un palliativo con pregi e difetti sia tecnici che acustici (non sono casse, non si comportano come casse e non fanno comportare l'ampli come si comporterebbe con una cassa collegata), quindi tanto vale provare e vedere se le soluzioni a costo zero descritte fanno al nostro caso o no, magari aggiungendo via software un simulatore di cassa per gestire il segnale prelevato da questa o quella presa scelta.
Per aprire il portafoglio siamo sempre in tempo.
C'è anche un'altra soluzione extra che posso consigliare: quella di far modificare l'amplificatore con un interruttore che disattivi solo l'alimentazione anodica delle finali e quindi avere un risultato equivalente alle soluzioni in cui abbiamo tolto le finali o i fusibili, senza però di fatto dover togliere niente. Così come modificarlo con un vero e proprio Mute. Insomma le possibilità sono tante e tutte adattabili a esigenze e necessità diverse.
Se, una volta provate, queste soluzioni non soddisfacessero, potrà essere sempre affrontato il discorso carico fittizio e/o valutato se è o no il momento di comprarsi invece un utilissimo dispositivo digitale da usare allo scopo “studio di notte in cuffia” (vedi Pod e simili) visto che comunque, anche se non suona come un valvolare, saputo usare diventa più pratico ed efficace di un ampli collegandolo a un computer sia per studiare che per fare piccoli home recording.
E fidati, che questi dispositivi, grazie al loro rapporto praticità/costo/ingombro/versatilità/risultato vengono usati anche in grandi produzioni sia live, sia in studio, e te lo dice un valvolaro quarantenne convinto, che ha a che fare con live e studio da molto tempo!
Sia chiaro: questa roba non sostituisce un amplificatore valvolare, ma esiste e offre una soluzione alternativa che saputa usare può regalare molte soddisfazioni.
La strada per me è aperta, valvolare o no, è il risultato che conta e citando Woody Allen: basta che funzioni!
In fine, personalmente preferisco la prima soluzione nella versione scorciatoia: pratica, velocissima, costo zero, dà accesso a tutte le prese e a tutti i controlli attivi, indolore e a prova di danno, basta aver cura di riporre i fusibili senza romperli o perderli e, anche in questo caso, due fusibili costano pochi centesimi e non necessitano regolazioni o altro, basta siano identici agli originali. Spero di aver fatto cosa gradita a svelare il funzionamento oltre che a dare alcune soluzioni.

SOS Udito.. Tappi per le orecchie

Ciao gente
Altro quesito alla comunità di accordo e pronta risposta della Ginski.
La domanda faceva così:

Vi scrivo per chiedere un parere/consulenza riguardo i tappi per le orecchie, utili per preservare in varie occasioni il nostro caro udito, soprattutto di fronte a tutti quelli che si ostinano a non voler abbassare il volume! Per essere breve, riassumo in due domande quello che voglio chiedervi.1) Quali caratteristiche devono avere i tappi per proteggere l'udito in circostanze quali sala prove e concerti (vissuti sia da protagonista che da spettatore, ovviamente)?
2) Se potete fare il nome di marche precise, è possibile avere eventuali siti internet su cui comprarli? Anche perché spesso quando chiedi al negoziante ti guarda come se avesse visto un alieno!


Ecco cosa abbiamo risposto.

ESSENZIALI. Per essere breve e conciso, noi usiamo quelli morbidi "gommosi" usa e getta, li trovi in tutte le ferramenta, negozi antinfortunistica ed edili (arancioni) o in farmacia (gialli).
Devi avere le orecchie pulite, senza scherzi. Se infili nell'orecchio qualcosa non deve essere pulito solo questo qualcosa, ma anche l'orecchio onde evitare infiammazioni e altro.
Puoi chiedere, cosa consigliatissima, a un otorinolaringoiatra. E magari con l'occasione farsi fare anche un esame audiometrico che ogni musicista dovrebbe fare periodicamente.
Esistono anche di quelli specifici con tanto di tabelle con frequenze di filtro e dB di abbattimento specifici per la musica, e molto più costosi. Questi ultimi, non ho mai sentito il bisogno o avuto la necessità di usarli: un tappo è un tappo, se voglio sentire bene non posso usare un tappo, ma devo sottopormi al giusto volume senza alcun impedimento. I tappi servono quando la pressione è troppo alta, non quando si deve sentire bene, ma quando si deve sentire e basta senza rovinarsi l'udito.
Nei negozi di musica purtroppo non li ho mai visti.
Noi qui in laboratorio in caso di uso di attrezzi rumorosi usiamo le cuffie da lavoro (anche queste si trovano in ferramenta) perché più pratiche, comode e veloci nel metterle e toglierle e più sicure igienicamente parlando mentre si lavora. Su palchi o sale prova usiamo i primi che ti ho indicato (ho quelli arancioni 3M 1100). Credo ve ne siano di infinite marche, la più famosa è la 3M ovviamente che certo non ha bisogno della mia pubblicità.
Digita su google "tappi per orecchie" o "tappi antirumore" e ti si apre un mondo. Tempo fa ho avuto modo di passare una giornata con Paul Gilbert e ti assicuro che fa effetto vedere un tale artista portarsi la mano all'orecchio mentre allegramente pranziamo!
L'udito per noi musicisti è una cosa importantissima a meno che non siate cinquantenni di nome Ludwig e viviate a cavallo tra il 1700 e il 1800!

Il crunch dell'Hot Rod Deluxe si spegne!

Salve gente...
Tempo fà un utente di Accordo ha posto questa domanda alla comunità:

Sono il felice possessore di un Fender Hot Rod Deluxe del 98’ che da qualche tempo presenta un difetto: appena acceso, a valvole fredde, è possibile selezionare il canale crunch. La piccola luce gialla si accende e resta accesa per circa cinque minuti dopo di ché si spegne. Da questo momento il cambio canale non funziona più. L’ampli resta sul canale pulito.Considerando che la cosa sembrava accadere con l’entrata in temperatura delle valvole ho pensato fossero loro, un po’ vecchiotte, a provocare il malfunzionamento. Cambiate le valvole il problema esiste ancora. Qualcuno ha un’idea del motivo di questo strano comportamento?

Così rispondemmo:
Questo problema è tipico (con sintomi diversi di volta in volta: saltellio da un canale all'altro, cambi canale repentino, rumori molesti) di questo ampli, sopratutto se vecchio e usato intensamente.
Le valvole di per sé non c'entrano nulla, probabilmente saranno pure state da cambiare (ricordarsi che va settato il bias), ma pure no.
In questi casi non consiglio mai il fai da te, perché non solo può essere pericoloso, ma può anche peggiorare il problema, o farci spendere soldi da non spendere, come comprare valvole che magari non andavano cambiate.
Do per scontato che il problema lo faccia sia con che senza la pedaliera.
Generalmente il problema risiede nel circuito di alimentazione del circuito di switch. E può essere sia componentistico che circuitale. Anzi quasi sempre è circuitale. Fidati, non lo fare da solo. Portalo da chi sai essere qualificato per risolverti il problema. Va smontata tutta la scheda principale, e non è una passeggiata.
Se come detto la persona da cui andrai è qualificata saprà risolvertelo e, se non dovesse mai aver affrontato questo problema, già solo queste mie indicazioni gli indicheranno la soluzione con lo schema di fronte.
Secondariamente, ma non credo proprio sia, può essere un problema del circuito stesso di switch. Ma ripeto trattasi al 90% di alimentazione duale di tale circuito.
Il motivo per il quale evito di dire "pezzo X in posizione Y" è per prima cosa che l'esperienza vale sì, ma applicata sul campo, cioè con l'ampli aperto e sotto gli occhi, e quindi telematicamente potrei anche ricadere in quel 10% che comporta altre questioni, e quindi dare non solo a te, ma a chiunque inesperto credesse di avere questo problema, indicazioni errate e/o pericolose. Seconda cosa perché accanto al circuito di cui parlo vi sono componenti in cui passano tensioni di 430V e altri circuiti di regolazione vitali. L'utente dentro a questi circuiti non deve mettere MAI le mani.
1998? il suo lavoro lo ha fatto egregiamente. Un bel tagliando qualificato non gli farà di certo male e allungherà la vita di questo ottimo amplificatore!

19 ottobre 2010

Una scelta di qualità

Come potete vedere direttamente dal sito della Master Service abbiamo ottenuto l'assistenza ufficiale di: Marshall, Koch, Vox, Energy, Alesis, Numark, Korg, Hartke e altri importanti marchi del gruppo Eko.

Questo post è stato redatto in edizione ridotta per prove tecniche

wolf

Nuova Era

Era ora.
La lavorazione al rinnovamento grafico della parte internet della Giniski è iniziato.
Troverete spesso modifiche o cose strane, non scandalizzatevi sono tutte prove tecniche di trasmissione.

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